La gara fra Novara e Lumezzane, oltre ad essere caratterizzata dall’incertezza meteorologica, che ha portato sicuramente qualche spettatore in meno al Piola, è una sfida che porta alla memoria diversi piacevoli ricordi ai tifosi azzurri presenti sugli spalti.

In primis, nel Lumezzane militano diversi ex azzurri a partire dal presidente Andrea Caracciolo, che da calciatore ha vestito la maglia del Novara per soli sei mesi, ma ha regalato con un suo gol la storica vittoria a San Siro contro l’inter nel febbraio 2012. Altri ex sono l’ormai 41enne Simone Pesce, Andrej Gălăbinov (da poco tornato a vestire la maglia rossoblù), Cesare Pogliano e Marco Moscati.

Un altro grande ricordo azzurro legato all’avversario odierno è la vittoria per 1-0 al Salieri di Lumezzane attraverso la quale l’allora formazione di Toscano, sancì il proprio ritorno in serie B dopo una sola stagione.

Venendo alla gara odierna invece, per il Novara è imperativo vincere, concetto ribadito subito dagli ultras presenti in Curva Nord al coro: “Noi vogliamo questa vittoria!”. E le cose sembrano mettersi bene sin dai primi minuti, con la formazione di casa che parte all’ arrembaggio e trova il vantaggio già al sesto minuto.

Il primo tempo prosegue col Novara che sembra avere pieno controllo del match ma senza trovare il raddoppio. Attorno alla mezz’ora inizia a piovere piuttosto pesantemente, ma ciò non scoraggia la Curva di casa che continua ad incitare incessantemente i propri idoli.

Nel secondo tempo il sostegno novarese si ripropone con la stessa continuità, nonostante all’appello manchino i bandieroni Nuares e quello con l’effige di Nini Udovicich, sicuramente inzuppati d’acqua e ormai pesantissimi.

Nel finale arriva il pareggio degli ospiti che gela tutto il Piola e fa gioire i soli giocatori del Lumezzane, poiché il settore ospiti è rimasto vuoto. Al fischio finale dunque, dopo l’ottavo pareggio consecutivo, il Novara si reca sotto la Curva per un confronto pacifico con gli ultras. Spezzare la serie negativa e tentare la salvezza diretta, senza passare per la infida lotteria dei playout è un dovere soprattutto nei confronti dello zoccolo duro della tifoseria che ha sempre sostenuto con affetto e costanza la squadra dall’inizio della stagione.

Alan Cacciatore