Ci ritroviamo così in una piccola città del Molise, diretti verso lo stadio dove si disputa una partita attesissima. Bojano e Venafro sono due piccole città, distanti solo 20 km tra di loro, situate in un’area montuosa dell’Appennino centrale. Nonostante o forse proprio in ragione della vicinanza geografica, la rivalità tra le tifoserie delle due località è storica, una delle più sentite della regione. Un classico tutto italiano, nel paese dei Comuni e dei Campanili.

Arrivati allo Stadio Comunale di Bojano intitolato alla memoria di Adriano Colalillo, siamo accolti cordialmente dal presidente e dagli ultras locali, dai quali apprendiamo della coreografia che saluterà l’ingresso della propria squadra in campo composta, come avremo modo di vedere, dallo striscione “Per la mia città”, accompagnato da tanta pirotecnica.

I tifosi ospiti vengono invece fatti entrare nel loro settore qualche secondo prima del fischio di inizio. Prendono posto dietro la pezza “Ultras Venafro”, elevando subito un coro contro i locali. La trasferta a Bojano è una delle più attese della stagione, un’occasione per dimostrare la propria superiorità sugli acerrimi rivali.

Mentre il cielo minaccia pioggia, entrambe le tifoserie sono cariche e calde come giustamente un incontro del genere richiede. Anche i giocatori sono pronti a lottare nel fango su ogni pallone. Non appena le squadre entrano in campo è un trionfo di cori e sfottò, che infiammano l’atmosfera. Questa è molto più di una semplice partita di calcio: è una battaglia tra due comunità avverse. Una sfida che nessun tifoso vuole perdere.

Sul finire del primo tempo lo stadio si trasforma in una bolgia: le due tifoserie alzano i decibel, continuando con la serie di reciproci epiteti, nel pieno spirito ultras. Vincere significa primeggiare anche fuori dal rettangolo di gioco: una rivalità totale che è il sale del calcio e motivo di orgoglio per entrambe.

Tutto ciò rende anche la partita in campo molto intensa: si combatte su ogni pallone così come anche sugli spalti si fa altrettanto con la voce.

I fumogeni dei locali colorano il cielo di bianco e rosso, malgrado la bassa posizione in campionato. Nonostante accorrano sulle gradinate in numeri che potevano essere di gran lunga migliori con un po’ di aiuto dalla classifica, mostrano una sciarpata molto bella durante la partita. Sostengono poi la propria squadra con l’aiuto di un tamburo che suonerà senza sosta, richiamando anche diversi battimani.

Fa capolino anche un arcobaleno in cielo, che fa sperare i locali in un esito dell’incontro positivo, ma la partita termina con la vittoria del Venafro.

Da segnalare la buona prestazione degli ultras ospiti: si presentano compatti, in pochi ma buoni. Accompagnati anche loro da un tamburo, assieme al quale non mancano di far sentire il proprio sostegno. La squadra li ripaga con la vittoria per 4 a 1, andando poi a fine partita a festeggiare sotto al settore dei propri sostenitori, entusiasti per la vittoria contro i rivali.

Al momento il Venafro è terzo in classifica. Il Bojano invece si trova quattordicesimo, in piena bagarre per non retrocedere; servirà senz’altro il sostegno dei suoi ultras per provare a salvare la categoria e come si è visto oggi, quello non manca. Serve giusto che la squadra sappia tradurre questo supporto in carica agonistica. 

Testo e foto di Imma Borrelli