Un pareggio che accontenta tutti, al termine della sfida tra Cesena e Padova.

Sulla panchina dei padroni di casa, quest’oggi fa il suo esordio il nuovo mister, William Viali e c’è grande curiosità intorno al nuovo assetto della squadra bianconera che, finora, non è riuscita ad entusiasmare i propri tifosi.

Anche la classifica parla chiaro, con un Cesena ad oggi fuori dal giro play-off e che, addirittura, è costretto a guardarsi le spalle per non farsi risucchiare dal buco nero dei play-out.

Di fronte la corazzata Padova, squadra costruita per ritornare immediatamente in serie B ma che, dopo una buona partenza, ha accusato un calo che l’ha allontanata dai vertici della classifica.

Al seguito dei biancoscudati, un buon numero di sostenitori, favoriti senz’altro dalla trasferta domenicale e dalla giornata quasi primaverile.

Sono tifoseria di buon livello, i padovani, che non ha bisogno di elogi e con una storia importante alle spalle, seppur quasi sempre vissuta nelle serie inferiori del calcio italiano.

Avendoli visti all’opera anche in altre occasioni, mi aspettavo forse qualcosa di più dal punto di vista del sostegno vocale alla loro squadra, che comunque non è mai mancato.

Colorano la Curva Ferrovia con le loro tipiche pezze biancoscudate e sono autori di un paio di belle sciarpate, oltre al frequente sventolio di bandiere.

Di quando in quando, si “beccano” a distanza con il manipolo di giovanotti del posto, raggruppato nella parte bassa dei Distinti.

Dalla parte opposta del Manuzzi, una Curva Mare sempre su buoni livelli, capace di esprimere un apporto vocale all’altezza della situazione.

Gli ultras bianconeri sostengono costantemente la loro squadra, soprattutto dopo il goal messo a segno dagli avversari.

Il Cesena visto in campo quest’oggi, da poco affidato alle cure di mister Viali, gioca bene ed entusiasma i tifosi di casa, specie se si tiene conto del divario tecnico che, almeno sulla carta, divide le due squadre.

E l’entusiasmo fa presto a trasformarsi in sostegno caloroso che, tra cori e sventolio di bandiere dei gruppi, riesce a spronare i bianconeri romagnoli alla lotta in campo, fino al tanto agognato goal del pareggio che, com’è immaginabile, fa esplodere di gioia i tre quarti dello stadio.

Al triplice fischio, la Curva Mare saluta calorosamente la propria squadra con una bella sciarpata, al ritmo del Romagna Mia in versione accelerata.

Giangiuseppe Gassi