È stata la notte delle sorprese e della pirotecnica. Si potrebbe riassumere in queste poche righe ma pregne di significato il posticipo della sedicesima giornata giocato di lunedì alle 20:45 fra Latina e Sorrento. Una delle tre partite di Serie C sacrificate in nome di diritti televisivi che anche nelle serie minori stanno sempre più facendo spregio dei diritti dei tifosi.

Ma andiamo ad analizzare con ordine quanto successo in questa fredda ma interessante serata: i padroni di casa del Latina sono reduci dalla vittoria a Foggia e tutto sommato, pur tra alti e bassi, continuano a restare nelle posizioni alte della classifica; mentre il neopromosso Sorrento non perde da quattro partite non tutte esenti da insidie.

Preso dall’ansia della partita e timoroso del possibile traffico, scelgo di partire con largo anticipo per Latina, dove arrivo con più di un’ora dal fischio iniziale. Poco male perché fortunatamente riesco sempre a farmi un interessante giretto fuori l’impianto e stasera noto i pontini abbastanza carichi che, già nel classico punto di ritrovo, si lasciano andare a diversi cori per Sandrone accompagnati da torce e dall’esposizione di una pezza raffigurante il suo volto. Sandrone è un ragazzo della Curva che purtroppo ha lasciato ai primi di luglio per un incidente stradale, ma i suoi amici hanno deciso di celebrarne la vita e non la morte in questa serata, in cui ricorre il suo compleanno in onore del quale intonano tanto di canzoncina di auguri.

Messo piede sul rettangolo verde del “Francioni” ho modo di vedere apprezzare pure l’entrata in Curva Nord degli ultras pontini, mentre gli ospiti che espongono a centro curva lo striscione “Sergio nel cuore” non sono (ancora) tanti. A ridosso del fischio d’inizio lo stadio presenta numerosi vuoti, la città non risponde come dovrebbe, mentre in Curva noto con piacere che tra le fila degli ultras il numero aumenta di partita in partita ed il merito va dato indubbiamente a chi sta svolgendo ottimamente il proprio lavoro aggregativo soprattutto verso i tifosi più giovani, merito anche dell’aiuto che arriva dalla squadra, la quale sta disputando un discreto campionato pur avendo conquistato più punti fuori casa che tra le mura amiche.

Nel frattempo le squadre scendono in campo e la Nord nerazzurra si colora con i classici bandieroni, delle bandiere ed un due aste, oltre all’accensione di una torcia. Nella prima parte di gara i pontini partono subito forte, effettuando un buon numero di battimani ad animare la parte più calda del settore e accendono nei primi minuti diverse torce, sempre belle in notturna.

In campo invece, dopo appena tredici minuti il Latina va in svantaggio. Sono i campani ad esultare grazie al gol dell’ex Martignago, preludio all’imminente ingresso in scena degli ultras rossoneri è l’accensione di una torcia poi il gruppo, bello corposo per essere lunedì, si sistema dietro le pezze “VECCHIE MANIERE” e “CANI SCIOLTI”, accendendo subito dopo un’altra torcia.

I pontini alzano i decibel per tentare di raddrizzare la sorte e dopo aver esposto lo striscione “GIUSTIZIA PER VERONICA”, accendono un altro paio di torce. Nei minuti successivi la sfida va avanti a colpi di pirotecnica e si continuano ad accendere torce su entrambe le sponde, tant’è che anche il sottoscritto fa fatica a scattare e stare dietro alle due tifoserie, anche se non può ovviamente che farmi piacere questo slancio di colore e calore che si traduce in un sostegno senza soste alle rispettive compagini.

I padroni di casa si dimostrano più colorati rispetto agli ospiti, dall’ultima volta in cui li ho visti hanno qualche bandiera in più e sul finire della prima frazione rilanciano effettuando una sciarpata, non fittissima ma apprezzabile. A stretto giro alzano un coro sulla famosa canzone di Antonello Venditti “Ricordati di me”, che rimane alzato per diversi minuti fino a chiudere questa scoppiettante prima frazione.

Nel secondo tempo ancora un grosso striscione si alza fra i locali, questa volta per rinnovare gli auguri all’indimenticato Sandrone. Ennesima torcia della serata e poi via con il tifo per il Latina sotto di un gol, sostenuto da tantissimi battimani e cori sempre alti.

Gli ospiti in questa serata mi hanno nondimeno stupito non solo come presenza, ma anche come sostegno canoro: forti del vantaggio, anche nella ripresa offrono una prestazione maiuscola sorretta da tanti battimani, alcuni cori cantati tutti abbracciati e ancora altra pirotecnica. Ad un quarto d’ora dalla fine vengono premiati con il gol del raddoppio grazie ad un’incornata vincente di Ravasio. Il settore esulta, quasi non crede ai propri occhi ed aumenta l’intensità dei cori, quasi sempre accompagnati da discreti battimani.

Il gelo che cala sul “Francioni” non abbatte gli ultras che, pur con la delusione stampata nei volti, continuano a tifare portando in porto la sfida degli spalti. Al triplice fischio finale, nonostante un’altra amarezza casalinga, i tifosi non abbandonano i propri undici ma cercano anzi di rincuorarli e spronarli a fare meglio. Da segnalare, nel corso di questa seconda frazione, un paio di cori contro gli ultras della Turris, che incontreranno nella prossima giornata in trasferta a Torre del Greco.

La festa è dunque tutta degli ultras e dei giocatori sorrentini con questi ultimi che si attardano nei festeggiamenti sotto il settore ospiti, partecipando ai cori e alle manate che seguono tutti quanti a tempo. Pur non avendo molte aspettative alla vigilia di questo posticipo infrasettimanale, forse nel più infame dei giorni della settimana, devo riconoscere l’ottima impressione fattami da entrambe le tifoserie: lungimirante e preparato l’ultras neroazzurro che ha scritto la pagina dedicata agli ospiti sulla loro bella fanzine distribuita fuori lo stadio, uno strumento a mio avviso sempre utile ed importante per le vecchie e nuove generazioni. Le stesse che oggi hanno davvero dato il meglio di sé.

Marco Gasparri