Se quella fra Monopoli e Fidelis Andria è una di quelle partite in cima alla lista delle priorità per i tifosi, ci pensa subito l’immancabile divieto a stroncare ogni sogno o velleità. Decido nonostante tutto di esserci e una volta guadagnato il terreno di gioco, il mio primo sguardo non può che andare ovviamente a quel maledetto settore ospiti vuoto, baciato dal tramonto del sole. Come già mi capitò per Monopoli-Foggia, stessa identica situazione, stesso identico fotogramma quasi poetico ma che finisce per decisioni terze a trasmettere solo tristezza.

Non mi resta dunque che concentrarmi a scattare e raccontare la tifoseria di casa. Partendo dalla Gradinata Est, si nota lo striscione “AMA SOLO LA MAGLIA” come sempre di pregevole fattura stilistica, caratteristica peculiare dei gruppi di questo settore. Belli carichi fin dal principio, sostengono come sempre per tutti i 90 minuti la squadra, anche se ovviamente si crea sempre quell’effetto stereofonia con la vicina Curva Nord non sempre gradevole.

Anche la Curva Nord si mostra compatta e determinata per tutti i novanta minuti. Bella sciarpata inziale, tante bandiere al vento e un ottimo sostegno canoro che, nel finale, si tramuta in fischi versa l’allenatore invitato ad andare via. Non ho registrato cori verso i tifosi avversari assenti, grandissima prova di maturità della tifoseria del gabbiano nonostante l’acerrima rivalità.

Sugli assenti nient’altro da dire se non che non meritano assolutamente la classifica e la situazione che stanno vivendo per i numeri e per il tifo che sono da sempre capaci di esprimere. In campo infine, come lasciato intuire, la squadra di casa perde il derby nel finale, scatenando l’ira del pubblico monopolitano. Obiettivo playoff ancora pienamente alla portata, ma perdere certe partite fa sempre male. Troppo, per chi troppo ama.

Massimo D’innocenzi