Lo stadio “Pallozzi” di Sulmona è il teatro dell’attesa sfida del campionato di Eccellenza abruzzese tra l’Ovidiana Sulmona e il Giulianova. La gara è valevole per il quindicesimo turno di andata del torneo, in programma domenica 3 dicembre, con calcio d’inizio delle partite fissato alle ore 14:30.

Sulmona è una cittadina di circa 24.000 abitanti dell’Abruzzo centrale e rappresenta il centro più importante della conca peligna. Questa piana prende il nome dall’antico popolo dei Peligni, che insieme ai Pretuzi, ai Vestini, agli Equi, ai Marsi, ai Frentani e alla tribù sannitica dei Carricini costituiva una delle tessere del variegato mosaico delle popolazioni di lingua osca anticamente insediate nel territorio abruzzese. Al tempo della dominazione romana Sulmo rappresentava uno dei tre municipia dell’area peligna, insieme a Superaequum, nella vicina Valle Subequana, e a Corfinium, l’odierna Corfinio.

Tra i più illustri sulmonesi compare il poeta latino Ovidio. Nato nel 43 a.C. da un’agiata famiglia equestre e morto nel 17 o nel 18 d.C., lo scrittore, nell’8 d.C., fu relegato in esilio a Tomi, sul Mar Nero. Tra i massimi rappresentanti della poesia elegiaca, compose numerose opere poetiche destinate a grande fortuna. Si ricordano, tra le altre, gli Amores, una raccolta di elegie di tema erotico; le Heroides, ventuno lettere poetiche che il poeta immagina siano state scritte da personaggi del mito, come Penelope, Briseide o Didone; l’Ars amatoria, un vero e proprio trattato sull’amore; le Metamorfosi, opera contenente miti di trasformazione di personaggi in piante, animali o altro. La città di Sulmona è legatissima al proprio poeta: Corso Ovidio è la principale arteria del centro storico; in piazza Garibaldi, poi, si può ammirare il monumento a Ovidio realizzato da uno scultore ottocentesco.

Sulmona è uno scrigno di arte, nonostante sia stata ferita da un terremoto nel 1706 e abbia subito un bombardamento nel 1943. Passeggiando nel centro storico si possono visitare pregevoli monumenti, come la Cattedrale, sorta su un tempio pagano dedicato ad Apollo e Vesta, l’elegante palazzo Tabassi, il complesso dell’Annunziata con l’interessante Museo civico, l’acquedotto medievale, il Monastero di Santa Chiara, la chiesa romanica di San Francesco della Scarpa, lo splendido portale gotico di San Filippo, la trecentesca Porta Napoli e Santa Maria della Tomba, un capolavoro dell’architettura sacra abruzzese. Tutti questi tesori sono circondati da imponenti montagne, come il Morrone, legato alla figura di Celestino V (Pietro del Morrone), e la Maiella.

Dal punto di vista dei collegamenti Sulmona è un importante nodo stradale e ferroviario, trovandosi all’incrocio di assi viari che ricalcano antichi tratturi o strade romane. Il suo territorio è attraversato dalla mitica Statale 17, l’arteria che collega la Sabina (Antrodoco) con il Tavoliere delle Puglie (Foggia), passando per la valle dell’Aterno, la piana delle Cinquemiglia e il Molise. La stazione ferroviaria di Sulmona è il punto di incontro di tre linee: la Roma-Pescara, la Terni-Sulmona e la Sulmona-Isernia (quest’ultima è conosciuta anche come Transiberiana d’Italia).

L’Ovidiana Sulmona, come scritto in apertura, milita nel campionato di Eccellenza. Nell’estate del 2014 la tifoseria sulmonese, dinanzi alle incertezze societarie e sportive del Sulmona Calcio 1921, decide di non seguire più questa squadra e di crearne una propria. Il 22 agosto 2014 viene quindi fondata l’Ovidiana Sulmona, sodalizio gestito dagli stessi tifosi e iscritto al campionato di Terza Categoria. Nel corso del tempo l’Ovidiana Sulmona riesce a risalire la china, fino a tornare nella massima categoria regionale abruzzese al termine della stagione 2021-2022. Per quanto riguarda il tifo organizzato sulmonese, nell’ottobre del 2021 si registra lo scioglimento dei Sulmona Ultras. L’Ovidiana Sulmona può comunque contare sul sostegno di un gruppo di ultras, sempre presenti in casa e in trasferta, i quali, al momento, non si identificano in alcuna sigla.

Per la sfida tra l’Ovidiana Sulmona e il Giulianova viene indetta la “Giornata Biancorossa”. Un’ottima presenza di pubblico, nella tribuna coperta di casa e nel settore ospiti, fa da cornice a questa partita. Situato nel centro di Sulmona, a ridosso della Cattedrale, il “Pallozzi” è costituito da una tribuna coperta e da un settore ospiti lungo e scoperto. È intitolato al calciatore Francesco Pallozzi, deceduto nel 1946. Il Giulianova, alla vigilia della gara, è secondo in classifica, a un solo punto dalla capolista Teramo, mentre l’Ovidiana staziona nella zona medio-bassa della graduatoria.

All’ingresso in campo dei calciatori, gli ultras sulmonesi realizzano una bellissima coreografia, composta da tante bandierine biancorosse, accompagnate da uno striscione con un motto tratto da un verso del poeta latino Ovidio, IN ARDUA VIRTUS, che si può leggere nell’opera Epistulae ex Ponto (Lettere dal Ponto). Quella odierna è la seconda coreografia realizzata, nell’arco di poche settimane, dai ragazzi di Sulmona, dopo quella effettuata in occasione della sfida contro il Teramo, cui è da aggiungere quella contro L’Aquila della scorsa stagione: tre dimostrazioni di grande impegno e di forte attaccamento ai propri colori, che risulta particolarmente significativo in una realtà, come quella sulmonese, che nella propria storia ha vissuto pochi momenti di gloria a livello calcistico. Durante la partita i biancorossi offrono un’ottima prova di tifo, intonando molti cori secchi e a rispondere e sventolando continuamente tre bandieroni. Eseguono anche due sciarpate, una nella prima frazione, l’altra nella ripresa.

Il Giulianova, club di grande blasone, vanta nel proprio palmares numerosi campionati professionistici, e può contare sul sostegno di una tifoseria storica e calorosa. I Giuliesi sbarcano in terra ovidiana in ottimo numero, creando un bel colpo d’occhio nel settore ospiti. Sistemati dietro le due pezze Vecchio Stile Giulianova e Diffidati Ultras 1924, sono autori di un tifo costante per tutti i novanta minuti, fatto soprattutto di cori tenuti lunghi e accompagnati dal tamburo, mentre un bandierone, sempre sventolato, completa il quadro visivo. Nel corso della gara srotolano due striscioni. Anche la loro prestazione canora, come quella dei dirimpettai, è davvero positiva. Si segnala la totale indifferenza tra le due tifoserie.

In campo il Giulianova si aggiudica la partita con una rete di Cognini al minuto 9 della ripresa. A fine gara entrambe le squadre si recano a salutare i propri sostenitori, mentre un cono d’ombra viene proiettato dai monti circostanti sulla piana peligna.