Che questo campionato di serie C si presentasse molto duro da affrontare per la Spal lo si era capito fin dall’inizio. Il doppio salto indietro dalla Serie A evidentemente non è solo il frutto del caso e in particolare, tutti i problemi risalenti all’ultima retrocessione dalla serie cadetta, si sono ripresentati impietosi anche sotto la nuova gestione di mister Mimmo Di Carlo, poi sostituito da Leonardo Colucci.

La speranza che i biancazzurri potessero essere tra i pretendenti alla promozione diretta o indiretta in Serie B, è ben presto naufragata e nel frattempo la montante delusione, ha definitivamente incrinato i rapporti già tesi tra la tifoseria organizzata e l’attuale presidenza nella persona di Joe Tacopina, tant’è che i tifosi sono arrivati espressamente a chiedere un passaggio di proprietà e prima ancora che ciò avvenga, a scanso di escalation ulteriori, anche la consegna del marchio alla città.

Evocando giorni un po’ meno complicati, la sfida odierna tra Rimini e Spal in terra romagnola riporta inevitabilmente alla mente la stagione 1997-98 quando le due formazioni lottarono punto a punto per la vittoria finale del campionato. Rimarrà memorabile la vittoria del Rimini con un netto 3 a 0 davanti agli oltre 7.000 di un “Romeo Neri” straripante di tifo e calore, vittoria che però servì a poco perché fu la compagine ferrarese ad aggiudicarsi la promozione diretta in Serie C1, mentre i biancorossi furono costretti a playoff che oltretutto persero ad appannaggio dello Spezia.

Seppur dalla stagione 2015/ 16 le due squadre non si siano più incontrate su un campo di calcio, la rivalità tra le due tifoserie non è mai scemata. Risale a quello stesso periodo anche un incrocio in autostrada, al ritorno dalle rispettive trasferte, che si tramutò in una decina di diffide divise fra le due parti. Diametralmente opposti da allora i loro percorsi, con la Spal che nel giro di pochi anni arrivò all’Olimpo della Serie A mentre il Rimini, dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie C, si ritrovò addirittura a ripartire dall’Eccellenza. Poi come spesso capita nel mondo del calcio la ruota gira, così Rimini e Spal si ritrovano di nuovo questa sera in Serie C, in diretta davanti alle telecamere della Rai.

Dalla città estense sono poco meno di 400 i tifosi che giungono nel settore ospite, con le loro pezze di rappresentanza al seguito e gli immancabili bandieroni costantemente sventolati, fra i quali sempre molto suggestivo è quello recante il volto di Federico Aldrovandi.

Buona cornice e partecipazione anche in Curva Est, gli ultimi risultati utili consecutivi hanno ridato fiducia alla squadra e anche alla tifoseria, consapevole che sarà un’anno duro da affrontare, con trasferte importanti ed impegnative in cui sarà necessario tutto lo spirito di gruppo e l’attaccamento alla maglia per continuare a remare uniti fuori da una classifica che se non è più preoccupante come nel recente passato, non si può dire nemmeno tranquilla fino a quando la matematica non sancirà ufficialmente il traguardo.

Questa sera nella Est viene ricordato con uno stendardo un amico prematuramente scomparso qualche anno fa: l’assenza di “Pollo” è sempre tangibile in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e condividere con lui domeniche allo stadio o serate in allegria in qualche locale della Riviera. Questa sera assieme ai padroni di casa, sono presenti anche gli amici di Cattolica con il loro vessillo di rappresentanza. Non mancano cori di sfottò da ambo le parti, così come tutte e due fanno registrare un buon numero di manate, sventolio dei bandieroni e l’accensione di qualche torcia a colorare questa serata di novembre e rendere ancora più gradevole il confronto.

Sicuramente le due tifoserie si sono sentite accumunate dagli stessi pensieri e principi quando la Est riminese, nel secondo tempo, ha esposto uno striscione che recitava: “Caso Cucchi in prescrizione, per Fanesi insabbiamento, per chi ha la divisa è il solito procedimento”.

Nel finale di partita, grazie ad un calcio di rigore è il Rimini a portarsi in vantaggio, propio sotto la sua Curva, regalandosi un’importante vittoria sia per aver battuto una diretta concorrente, che per la posizione di classifica più tranquilla così raggiunta. Aleggia ovviamente molta delusione invece tra gli ospiti per l’ennesima sconfitta che li lascia ad annaspare nei bassifondi. Al triplice fischio dunque la festa è tutta biancorossa, anche la presidentessa Stefania Di Salvo si porta sotto la Est per salutare e ringraziare del continuo sostegno alla squadra, ricevendo a sua volta i giusti complimenti per le scelte societarie operate che finalmente sembrano dare i propri frutti.

GIlberto Poggi