In una giornata abbastanza afosa, sotto il sole cocente delle 12.30 (per le solite ragioni televisive), il Bologna affronta il Cagliari neo-promosso dopo solo un anno di purgatorio. Spettatori convenuti all’evento, circa 18.000.

In curva Bulgarelli debutta il gruppo “Mai domi” che si posiziona nella vecchia postazione dei “Total Chaos”, verso la tribuna laterale; debutto subito segnato da un striscione con scritto “MAI DOMI NELLA VITA NON SOLO ALLA PARTITA”, al quale segue l’accensione di otto barattoli di fumogeni di color arancione, mentre tutto il resto della curva sventola i vessilli dei vari gruppi.

Al 10 minuto del primo tempo, in varie zone della curva, vengono esposti almeno una decina di striscioni a favore del presidente Joe Saputo e contro i giornalisti, colpevoli di alcuni articoli che i tifosi hanno giudicato denigratori nei confronti di una persona che sta portando grande entusiasmo a Bologna.

Nel secondo tempo si levano altri striscioni in ricordo di alcuni tifosi scomparsi o a sostegno di quanti stanno attualmente passando un momento difficile.

 

Rispetto alle ultime due partite in casa il tifo è nettamente migliorato, anche con l’aiuto dei nuovo gruppo.

Per quel che riguarda il settore ospiti, circa 200-250 le presenze, presumibilmente quasi tutti fuori sede e poche o pochissime dalla Sardegna. Varie sigle da Piemonte, Marche, Emilia Romagna, altri con le varie bandiere o semplice pezze. Non trattandosi di ultras sono pure abbastanza colorati mentre un solo coro, “Forza Casteddu”, è quello scandito al meglio e che vede la partecipazione di tutti i presenti. Con dei cartoncini compongono infine una piccola e coreografia scritta a favore del proprio presidente.

Emblematici due episodi, verso il 25esimo di ogni frazione e contemplati da nuove regole, allorquando l’arbitro sospende il gioco per dare agli atleti un paio di minuti di respiro e la possibilità di rinfrescarsi. Anziché inventarsi time-out all’americana forse sarebbe bastato giocare ad un orario dignitoso, per la salute dei giocatori e per il rispetto dei tifosi.

Fabio Luigi Bisio.