Dopo solo un anno di astinenza, ritorna il cosiddetto Derby dell’Appennino fra Bologna e Fiorentina, una partita in cui le due tifoserie han sempre dato spettacolo, sia sugli spalti che a volte al di fuori.

Al momento dell’annuncio delle formazioni vengono accese diverse “big flash”, torce ad intermittenza, di color rosso, oltre ad alcuni fuochi d’artificio dalla zona Forever Ultras-Freak, mentre dalla Balaustra centrale, oltre all’accensione di una decina di torce, verrà esposto uno striscione contro la tifoseria viola, a rimarcare un odio tramandato da tempo e acuito in particolare dopo il lancio di una molotov contro il treno dei tifosi rossoblu in trasferta a Firenze nel 1989, dal quale fu colpito Ivan Dall’Olio, un tifoso bolognese appena quattordicenne, che riuscì a sopravvivere ma restandone irrimediabilmente sfigurato al volto. Subito dopo appare una croce di cartone di color viola vecchia maniera, con la scritta “VIOLA T.B.C.” che rimane esposta per alcuni minuti.

Buono anche il tifo a livello canoro, specie rispetto alle ultime volte in cui aveva registrato una fase di appannamento e soprattutto fomentato da cori offensivi di vario genere, che come da prassi coinvolgono anche il restante pubblico solitamente più compassato.

Nel settore ospiti si registra una presenza di circa 1.200-1.500 tifosi, la maggior parte dei quali spostatisi in treno, mentre il restante ha invece deciso di raggiungere il “Dall’Ara” in auto o pullman. Ci sono parecchie pezze appese in rappresentanza dei vari gruppi, ma quasi tutte disposte al rovescio per contestare le “strane attenzioni”, ai limiti dello stalking, che la digos di Firenze sta riversando nei loro confronti.

Il loro tifo oggi è sicuramente annoverabile come il migliore visto a Bologna quest’anno, con diversi cori che si inseguiranno per tutta la partita, soprattutto diversi saranno quelli a carattere offensivo nei confronti della curva di casa.

Fabio Bisio.