A Cava le previsioni del tempo non erano le migliori e si prospettava un pomeriggio di pioggia. Infatti così è stato. Ma sugli spalti lo spettacolo non è mancato (e non avevo dubbi), anzi gli ultras sia di casa che ospiti hanno dato spettacolo. In Curva Sud noto che c’è uno spazio in mezzo a due grupponi, fattore che fa presagire ad una coreografia.

Nei distinti il solito gruppo compatto, una bella macchia. Nel settore ospiti, invece, presenti in circa 100 unità, ci sono gli ultras brindisini che, appena entrati, espongono il loro pensiero molto chiaramente, effettuando un coro contro i nocerini, acerrimi nemici dei cavesi.

Entrano i calciatori in campo, e parte la coreografia della Sud: bandierine bianche e blu ai lati di un bandierone con su scritto “Cavese”, e sotto uno striscione ricco di significato: “Il tempo sbiadisce tutto tranne la nostra fede”. Contemporaneamente, nei distinti viene esposto uno striscione per un tifoso storico metelliano venuto a mancare in settimana.

Il repertorio del tifo continua senza interruzione in tutti e tre i settori: cori, battimani torce e fumogeni e sciarpate. In curva è stato esposto anche uno striscione di solidarietà per una famiglia cavese, ma non so quale sia la motivazione. Da notare l’esplosione di un bombone da parte brindisina e la fumogenata nera di bella fattura, accompagnata da una torcia accesa dal settore distinti. Mentre in curva sud nel secondo tempo vengono esposti due striscioni, uno in ricordo di Gabriele Sandri (l’11 novembre saranno 7 anni da quel maledetto giorno) e l’altro in ricordo della vittoria della Cavese nel 1982 a Milano con il Milan, accompagnato da una gigantografia di quella squadra.

In campo finisce 2 a 2, risultato che soddisfa più gli ospiti che i padroni di casa.

Emilio Celotto