Avevo già assistito per Sport People ad un match tra la Fortitudo Bologna e Chieti, si trattava sempre della Serie A2 e correva l’anno 2015-2016. Coincidenza, anche quell’anno vinsero i biancorossi padroni di casa proprio come avverrà in questa occasione.

Partendo dall’inizio, ottimo il colpo d’occhio al Pala Tricalle Sandro Leombroni di Chieti, al botteghino risultano staccati quasi 2.500 biglietti. Un gran bell’exploit. D’altronde questo tipo di gare offrono sempre un certo richiamo.

D’effetto l’ingresso nel settore da parte degli ospiti, circa una sessantina raccolti dietro lo storico striscione Fossa, compatti per tutto i quattro quarti a sostegno della Effe, nonostante il punteggio li veda sempre rincorrere.

Sventolio di un bel bandierone (Hic sunt leones), tanti battimani e anche una discreta sciarpata nella seconda metà dell’incontro.

Nella curva dei locali si registra la presenza di alcuni ragazzi che comunque fanno del loro meglio per coinvolgere tutto il palazzetto, evidenziandosi con cori e sventolio di bandieroni, ovviamente non parlerei di un vero e proprio gruppo ultras ma l’impegno c’è. Registro da parte loro un tifo costante, accompagnato dal tamburo e qualche battimani ben riuscito: sicuramente in miglioramento rispetto a quando li ho visti l’ultima volta.

Per la cronaca (evento legato probabilmente a recenti vicende, soprattutto in riferimento all’andata e allo storico gemellaggio della Fossa con i ragazzi di Roseto), non sono mancate le offese reciproche e lo scambio di gestacci da settore a settore.

In tutta onestà, sia come presenza che come intensità del tifo, i ragazzi della Fossa li ho visti in occasioni migliori. Ma è davvero difficile biasimarli considerando gli ultimi anni davvero difficili e altalenanti, non ultima la retrocessione dello scorso anno. Verranno momenti migliori, hanno già dimostrato ampiamente di meritarli e non sono certo in debito con la sorte o con gli dei del tifo o della palla a spicchi.

MS