L’onda lunga dei recenti episodi di cronaca ultras non lascia indenne neanche una partita che, se non fosse per la pericolosa classifica delle due compagini, di clima teso nulla avrebbe da trasmettere. Così la longa manus delle restrizioni si abbatte, a meno di 48 ore dal fischio d’inizio, anche sulla tifoseria della Fidelis a cui viene vietata la trasferta di Messina. Tra siciliani e pugliesi non vi è alcun precedente, neanche remoto, che possa giustificare tale provvedimento, ancor più considerato che i pregressi fanno registrare una totale indifferenza tra le due curve nonostante alcune amicizie a far da terzo incomodo. Ma tant’è, Brigata Fidelis e soci non potranno presenziare a questo importante match tra chi vede il baratro della retrocessione come una costante da inizio campionato. I settori ospiti vuoti sono la cosa più triste di questi periodi duri per tutti…

Nella curva di casa si registra la presenza di una rappresentanza dei ragazzi di Frosinone che nel sabato appena trascorso, hanno accompagnato i ciociari a Palermo in una delle trasferte per loro più lontane. Sfruttando l’occasione, prima del rientro vi è stata la possibilità per trascorrere il weekend con i messinesi con cui vi è un gemellaggio che nasce nella metà degli anni ’80 e che è sempre rimasto in piedi nonostante categorie differenti, ricambi generazionali e alterne fortune delle due compagini. Tradizionale cena in contesto ultras il sabato sera con tutta la sud messinese  ed accoglienza calorosa da parte di tutti, ribadita con più di un coro durante la gara.

Prestazione altalenante dei padroni di casa che pur non smettendo mai di incitare con vigore la squadra, si lasciano forse prendere in negativo da una vittoria che non arriva e sfuma tra rigori non concessi e clamorose azioni da goal fallite che di fatto non consentono di accorciare la distanza su una salvezza diretta che rimane sempre impresa ardua da raggiungere. Alla fine però il messaggio alla squadra è chiaro: lo zoccolo duro non molla di un centimetro e poco importa se i numeri e le presenze al momento sono questi, perché chi ha deciso di non tirarsi indietro combatterà fino alla fine. Il sipario cala con i saluti ai Frusinati e i ringraziamenti per la loro presenza.

Paolo Furrer