Bari Calcio: Ho voluto immaginare un nuovo logo per il Bari Calcio, disegnandolo ex novo. Ha la forma d’un triangolo rovesciato che richiami molto da vicino un gagliardetto, di quelli che le squadre si scambiano a centrocampo prima dell’inizio d’ogni match. Preminente e centrale è la testa ben particolareggiata e vagamente sogghignante d’un gallo, universale simbolo della Bari calcistica.

Il simpatico pennuto re dell’aia – simbolo di fierezza e caparbietà – è divenuto l’icona del club biancorosso sin dalla fine degli Anni ’20, allorquando la nota rivista Guerin Sportivo s’inventò questa cosa di associare un animale-mascotte per ognuna delle maggiori squadre del nostro allora giovane football. Così fu anche per il principale club del capoluogo pugliese che scelse – a mezzo d’un “referendum” indetto su alcune testate sportive locali – come proprio “animale guida” il gallo, o galletto che dir si voglia, forse anche per un naturale quanto evidente accostamento cromatico tra il volatile e i colori sociali del Bari Calcio.

Foggia Calcio: Ho ideato questo logo immaginandolo simile a uno striscione recante il solo nome della città – che sia compendio di tutte le variegate anime del tifo foggiano – dietro cui fa buona guardia un diavoletto o satanello che dir si voglia.

Pare che sin dagli Anni ’30, grazie alla penna d’un noto giornalista dell’epoca, i calciatori del Foggia fossero chiamati “satanelli” per la furia e l’ardore agonistico che riuscivano a infondere nelle proprie trame di gioco, accompagnati dal “calore infernale” che emanava dagli spalti, per una tifoseria che ha sempre goduto di numeri eccezionali, accoppiati a un sostegno tra i più appassionati e sanguigni d’Italia.

Fu però soltanto alla fine degli Anni ’80, sotto la presidenza Casillo, che i satanelli furono registrati come logo e apposti sulle casacche del club pugliese. Il simbolo, oggi conosciuto da tutti, fu disegnato da un artista locale, un grafico scomparso nel 2014, Savino Russo, il quale raccontò d’aver disegnato la famosa coppia di diavoletti armati di forcone e pallone al piede, assai in fretta, in una notte, perché l’allora vicepresidente del Foggia gli mise pressione affinché il logo fosse registrato entro il giorno successivo. Il buon Russo raccontò d’essersi ispirato, nella realizzazione della sua “opera”, alla tradizione popolare, richiamandosi agli “Scazzamurill”, tipici folletti dispettosi appartenenti prevalentemente (e con differenti nomenclature a seconda dei luoghi) al folkore dell’Italia meridionale.

Spezia Calcio: Grafica dedicata allo Spezia e al suo tifo. Come in altre occasioni, preminente è la figura della testa d’un’aquila, universale simbolo del club ligure, mutuato dallo stemma araldico comunale, che vede quest’animale – nello specifico: simbolo di potere e sovranità, autorità e supremazia – ergersi su una torre.

Per la scritta inerente il nome del club/città ho utilizzato un font imponente e tridimensionale, declinato nei colori della nostra bandiera nazionale. Quest’espediente (che non vuole avere alcuna connotazione “politica”) oltre a donare luce “accendendo” il disegno, è altresì un evidente omaggio al Campionato Alta Italia (che sostituì di fatto, in tempo di guerra, la più classica Serie A) vinto dai Vigili del Fuoco di La Spezia nel 1944, a lungo rivendicato e infine riconosciuto dalla FIGC al pari d’uno Scudetto, che la compagine bianca porta in giro per l’Italia con fierezza sulle proprie casacche.

Atalanta Bergamasca Calcio: Il nome del club bergamasco – che negli ultimi anni sta letteralmente frantumando ogni record: da ultimo l’accesso alla fase a gironi della Champions League – è assai particolare e lo si deve, non a caso, a un gruppo di studenti liceali, evidentemente infatuati dei miti classici assorbiti sui banchi di scuola, che nel 1907 fondarono il club orobico conferendogli quest’insolita quanto affascinante nomenclatura.

L’eroina Atalanta (figlia di Iaso e Climene), secondo la mitologia greca, fu abbandonata in fasce dal padre che voleva un maschio, ma la piccola non morì, salvata da un’orsa che la crebbe, allattandola e svezzandola, fin quando la giovane s’unì a un gruppo di cacciatori che la iniziarono all’arte della caccia, tanto che la giovane eroina divenne una formidabile tiratrice con l’arco e la sua fama si sparse per il mondo finché suo padre, alfine, la riconobbe come figlia. La sua figura, per le doti d’implacabile cacciatrice e le virtù legate a una bellezza prorompente ma casta, è spesso assimilata al mito della Dea della Caccia Artemide/Diana, a seconda della tradizione greca o romana.

Riprendendo questo mito, e tenendo conto del celeberrimo e bellissimo logo calcistico del prestigioso club nerazzurro, ho voluto “ridisegnarlo” ex novo a modo mio, abbandonando il profilo stilizzato e dando alla Dea l’aspetto d’una giovane di straordinaria bellezza, dalla pelle chiara e vellutata, dalla fluente chioma castana e dagli occhi azzurri. Un nastro/striscione sottostante reca il solo e inconfondibile nome del club, declinato secondo la tradizione della Curva Nord di Bergamo, una delle migliori del panorama europeo.

Ultras Castel di Sangro: Della “favola” del Castel di Sangro Calcio, che intorno alla metà degli Anni ’90 arrivò a disputare due campionati consecutivi in Serie B, abbiamo già diffusamente parlato in vecchie puntate di questa rubrica (One Step Beyond #12 e #35).

Per questa nuova grafica dedicata al tifo per il sodalizio giallorosso, ho voluto per un attimo mettere da parte il sempreverde Asterix che fu simbolo del Commando Ultrà Curva Nord, inserendo un elemento “nuovo”. Un tagliaboschi dalla corporatura extra-large, barbuto, muscoloso e forzuto, che ben incarna l’indole d’una cittadina tenace e caparbia, che con le sue sole forze e tanta passione riuscì ad arrivare ai vertici del Calcio Italiano.

Un’espediente, quello del woodcutter – per un lembo d’Italia comunque ricoperto da fitti e impenetrabili boschi – che è un simbolo più immaginifico che reale, in quanto Castello è una comunità che vive prevalentemente di turismo e commercio. Le scritte sono in un giallo limone che volutamente “spara” sul denso rosso sottostante, sì da avere un maggior risalto.

Infine, mi permetto una piccola considerazione personale: trovo vergognoso che una cittadina come Castel di Sangro, che tanto ha dato in termini d’entusiasmo e fascino al football provinciale, facendo avvicinare al Calcio e innamorare migliaia di bambini e ragazzini, sia oggi impantanata, pedatoriamente parlando, in categorie regionali davvero troppo infime e indegne del suo passato, che nulla hanno da spartire con una piazza capace negli anni d’oro di convogliare nel proprio stadio migliaia e migliaia di tifosi da tutto il circondario. Castello ha vissuto per la domenica pomeriggio, d’aggregazione e Grande Calcio per decenni e merita di tornare dove gli compete: in alto.

Perugia Calcio: Disegno ispirato al Perugia e al suo tifo. Centrale è l’animale mitologico con cui, idealmente, s’identifica l’intero popolo sportivo biancorosso. In realtà il Grifone perugino, meglio conosciuto come Grifo, è anche l’emblema della splendida città umbra e spesso lo troviamo – oltre che riprodotto nello stemma civico – rappresentato o incastonato nei maggiori monumenti della città. Pare che il suo utilizzo – originariamente abbinato a quello d’un leone – fosse in auge già in epoca medievale e, documenti alla mano, la sua prima apparizione si fa risalire all’anno 1276.

Tradizionalmente, in araldica, il grifone è posto a guardia delle ricchezze e nello specifico sta a simboleggiare nobiltà e forza, saggezza e protezione, unitamente a sapienza e coraggio.

Ho immaginato questa grafica come una bandierina e, differentemente dalla stragrande maggioranza del materiale “tifologico” perugino che vede il quasi esclusivo uso dei colori bianco e rosso, ho voluto inserirvi – per una questione logistica e una migliore resa finale – anche due bande verticali in grigio; un colore comunque neutro che ben s’amalgama con l’insieme.

Luca “Baffo” Gigli.

LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;