Reggiana Ultras: Club storico del panorama calcistico settentrionale, la Reggiana può vantare la partecipazione a 3 campionati di Serie A, 33 di B e 43 di terza serie (tra vecchia e nuova Serie C, Lega Pro e vecchie Serie C1 e C2).

Forte d’un pubblico sempre numeroso e colorato, nonché caloroso, che ha sempre seguìto le casacche granata in giro per l’Italia, per un entusiasmo che dai tempi del vecchio e romantico stadio Mirabello (vicino al centro città) e fino al “nuovo” Giglio/Mapei Stadium non è mai venuto meno.

Ovviamente i ricordi più indimenticabili per tutto il popolo sportivo reggiano restano inevitabilmente legati agli anni d’oro del sodalizio emiliano, allorquando la Reggiana approdò in Serie A nella stagione 1992/93 e riuscì, il primo anno, a mantenere la categoria; memorabile, di quel torneo, tra gli innumerevoli “esodi”, resta la vittoriosa trasferta di San Siro contro il Milan, quando la Regia – che si giocava in quel match la permanenza – fu “scortata” nella Scala del Calcio da oltre 10.000 supporters.

Purtroppo, l’anno successivo, al club granata non riuscì la medesima impresa e retrocesse in Serie B da cui, prontamente, si riscattò vincendo il campionato e tornando in massima serie per un altro anno (1996-97). Dopo d’allora, la Reggio Emilia calcistica non ha più conosciuto i fasti del grande football dovendosi accontentare perlopiù di tornei di terza serie finendo addirittura – per le solite beghe economiche ahimè comuni a mezza Italia – nei dilettanti. Attualmente il club milita nel girone B della Serie C.

A livello Ultras, Reggio è sempre stata una piazza importante, con un tifo compatto e sanguigno. Dai tempi dei mitici Ultras Ghetto fino ad arrivare alle attuali principali anime che guidano il tifo granata (Teste Quadre e Gruppo Vandelli), il sostegno nella popolosa città padana ha sempre conosciuto numeri importanti, con un supporto che affonda le radici negli Anni ’70 in una piazza temuta e rispettata che non s’è mai tirata indietro quando c’era da far casino. Straordinarie, per intensità e coinvolgimento, le “battaglie” contro gli odiati cugini del Parma nel cosiddetto derby dell’Enza (dal nome del fiume che separa le due provincie).

Venendo al disegno: su un nastro/striscione recante il semplice nome storico del club, ho voluto porre un Ultras in posa di profilo. Dagli occhiali da sole alla classica pettinatura Pompadour (col caratteristico ciuffo rock) sdoganata negli anni ’50 da autentici miti quali Elvis Presley, James Dean e Johnny Cash, questo “ragazzo” ha un che di rockabilly e nel suo sguardo scrutante l’orizzonte lontano, è il desiderio d’una Regia che vuol tornare a palcoscenici più consoni al proprio blasone e potenziale.

Il richiamo al tricolore posto nella parte bassa – che col resto del disegno, e facendo da “piedistallo”, va quasi a formare un “mezzobusto” – è un evidente omaggio alla nostra bandiera nazionale che proprio a Reggio Emilia, non a caso detta anche la Città del Tricolore, ha avuto i suoi natali mutuandoli dalla cosiddetta Repubblica Cispadana.

O.F.C. Arezzo: Di questo imprescindibile gruppo del nostro panorama nazionale – che con le sue “invenzioni” ha radicalmente rivoluzionato l’estetica del materiale da stadio delle Curve italiane – abbiamo già avuto modo di parlare in precedenti puntate di questa rubrica (One Step Beyond #9 e #44); come pure della squadra amaranto (One Step Beyond #37 e #59) attualmente militante nel girone A della Serie C.

Il disegno – estremamente “semplice” nell’idea ma tremendamente difficile nella realizzazione – ha un evidente debito verso i fine Anni ’90/primi 2000 e vuol essere un affettuoso omaggio a questo gruppo di ragazzi (molti di loro oggi sono ormai adulti) che con le loro intuizioni e colpi di genio hanno aperto la strada a un’inventiva Ultras – in termini squisitamente “artistici” – che ci ha reso, senza falsa modestia, come la nazione cui tutto il mondo del tifo organizzato guarda per il suo stile e il suo materiale.

Ascoli Calcio 1898: Del club marchigiano, della sua bellissima storia – fatalmente legata al nome del presidentissimo Costantino Rozzi – nonché della sua intrepida tifoseria, abbiamo già avuto modo di vedere in due vecchie puntate di questa nostra rubrica (One Step Beyond #28 e #43).

Per questo nuovo disegno dedicato al Calcio ascolano, ho voluto “inventare” qualcosa di nuovo e diverso, provando a scostarmi dai soliti cliché. Ho posto dunque in posizione centrale, modificandolo nei colori, quello che fu il logo del Mondiale di Calcio disputato in Argentina nel 1978.

La storia che sta dietro a questo logo è assai controversa e pare che, nonostante fosse inviso alla Junta (la dittatura militare che devastò il grande Paese sudamericano dal 1976 al 1983, rendendosi responsabile della morte di oltre 30.000 desaparecidos) fu impossibile modificarlo o sostituirlo in quanto il marchio in questione era già stato depositato e venduti i relativi diritti pubblicitari.

Perché tanto ostracismo nei confronti di quel logo sportivo? È presto detto: pare che fosse stato ideato e disegnato già da prima che i militari prendessero il potere, cioè negli anni della presidenza Perón (che incarnava ideali opposti a quelli del regime del despota Videla). In pratica il logo rappresentava, in forma totalmente stilizzata e simbolica, le braccia e le mani del Popolo che innalzava un pallone (a spicchi, tipico degli Anni ’70/80) quale riscatto, anche sportivo, dell’Argentina perennemente afflitta da povertà e speculazioni.

Al di là di qualsiasi considerazione etica: ho sempre amato questo logo esclusivamente per un motivo estetico, in quanto mi sembra una splendida sintesi del minimalismo iconografico del Calcio di quegli anni che, anche da questa parte dell’Oceano Atlantico, proprio nella nostra penisola, avrebbe prodotto stemmi sportivi e calcistici tra i più belli di sempre che, talvolta, perdurano ancor oggi.

Quindi m’è venuto in mente d’accostarlo all’Ascoli, coniugandolo col bianconero del club, col nostro tricolore nazionale e sostituendo il pallone a spicchi con un vecchio pallone retrò che vuol rimarcare ulteriormente la tradizione d’uno dei club più antichi del nostro Calcio, iniziata addirittura negli ultimi anni del Diciannovesimo Secolo: 1898 (che, per una provinciale, è tutto dire).

Curva Fiesole: Grafica dedicata al popolo calcistico fiorentino e in particolare alla sua frangia più calorosa, la mitica Curva Fiesole, da sempre cuore pulsante del tifo per la Viola. Un pubblico davvero eccezionale quello del capoluogo toscano che non ha certo bisogno di presentazioni e che nel corso degli anni non ha mai avuto cali di tensione: sempre sugli scudi, colorato, battagliero, con quell’ironia e strafottenza tipicamente toscane che rendono questa tifoseria, tradizionalmente, una delle migliori d’Italia e non solo, anche a dispetto d’una crisi di risultati che da troppi anni vede il club viola mortificato. Firenze calcistica merita ben altro.

Per realizzare questo disegno, sono ricorso alla commistione dei tre colori che abitualmente creano quell’alchimia così unica nel materiale della Fiorentina: il rosso-bianco-viola. Come logo centrale ho optato per l’affascinante giglio-effe – inizialmente inviso a parte della tifoseria ma nel corso dei decenni ampiamente rivalutato – concepito e realizzato negli Anni ’80 ai tempi della presidenza Pontello (a tal proposito: vedi anche One Step Beyond #50). Una grafica a metà strada tra un adesivo e una iphone-cover.

AS Roma Ultras: “Mezzobusto” dedicato agli AS Roma Ultras, gruppo sciolto da tempo ma che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del tifo romanista (e non solo) sdoganando in pratica – a livello mainstream – lo stile casual e mescolando sapientemente modelli di tifo all’apparenza inconciliabili (italiano e inglese) uscendone infine con un’alchimia peculiare quanto accattivante.

Delle vicende legate alla nascita e all’evoluzione di questo importante gruppo abbiamo avuto modo di parlare diffusamente in tre vecchie puntate, per altrettanti disegni, di questa rubrica (One Step Beyond #14, #31 e #48).

Protagonista assoluto del disegno è naturalmente il personaggio di Quincy Magoo, ideato nel 1949 dalla geniale matita di John Hubley che aveva lavorato nella leggendaria Disney da cui era fuoriuscito (assieme ad altri artisti “dissidenti”) per andare a creare uno studio d’animazione tutto proprio, la UPA (United Productions of America) con l’intento di far ridere attraverso una sferzante satira sugli USA di quegli anni, su un Paese profondamente conservatore e poco incline alle “novità”, soprattutto politico-ideologiche, ch’erano viste dall’establishment a stelle e strisce come il fumo negli occhi e che avrebbero portato, di lì a poco, agli estremi del cosiddetto maccartismo (dal nome del senatore Joseph McCarty) che nella prima metà degli anni ’50 instaurò negli Stati Uniti un clima di pesante sospetto, con indagini, accuse e processi verso coloro che a vario titolo furono tacciati, talvolta per i motivi più futili e insensati, d’essere anti-americani.

Dunque il personaggio di Mr Magoo – che nella sostanza rappresenta, con la sua assoluta cecità, una critica alla società e al modus politico statunitense degli Anni ’50 – in ambito Ultras, nella sua “accezione” più allegra e scanzonata, ben si presta a rappresentare, in chiave smaccatamente semplicistica, il più classico tifoso/Ultras romanista, che non vede al di là del proprio naso e per cui, cieco a tutto, esiste solo ed esclusivamente l’AS Roma.

SS Lazio Ultras: Grafica d’ispirazione Anni ’90/2000 e che gioca con la più classica associazione “Lazio/Inghilterra” insita nel dna della tifoseria capitolina già dai tempi degli Eagles’ Supporters, rinverdita negli anni romani di Paul “Gazza” Gascoigne e infine vissuta appieno (con l’invasione di stendardi e due aste) intorno alla fine dei Nineties, in piena epoca d’oro degli Irriducibili.

Lo stemma della Lazio, come detto ripetutamente in passato, è uno dei più belli del Calcio italiano, che meglio si presta a qualsiasi tipo di rappresentazione, soprattutto mescolandolo, oltre al classico biancazzurro, col blu, rendendo il materiale laziale uno dei più belli e affascinanti in circolazione.

Luca “Baffo” Gigli.

LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;
One Step Beyond #67: Nocera, Napoli, Genoa, Inter, Livorno, Torino;