One Step Beyond #77: Lazio, Sciacca, Isernia, Verona, Milan, Chieti

S.S. Lazio: La Lazio è uno dei club più gettonati su questa rubrica. Per i suoi splendidi colori, la sua peculiare tifoseria che ha saputo, più d’ogni altra, mescolare lo stile italiano a quello british uscendone con un’alchimia accattivante e nuova.

Concepita a metà strada tra le Figurine Panini (vedi disegno e presentazione successivi) e uno stendardo di matrice d’Oltremanica, questa grafica è un omaggio all’intero panorama del tifo biancoceleste che già alla fine degli Anni ’70 rimase fatalmente infatuato dal mito della Perfida Albione; ai tempi degli Eagles’ Supporters (nome non casuale e che dice tutto) fino a passare per la rivoluzione apportata dagli Irriducibili, gruppo che nel bene e nel male ha rivoluzionato il tifo nel nostro Paese (vedi One Step Beyond #42).

Sciacca Calcio 1925: Dello Sciacca e della sua straordinaria tifoseria abbiamo già avuto modo di parlare diffusamente e ripetutamente in passato (vedi One Step Beyond #46, #49, #65 e #76).

Questa nuova grafica dedicata al tifo per i colori neroverdi è concepita un po’ come una delle leggendarie Figurine Panini. A questo mito dell’infanzia che ha accompagnato, accomunandole, intere generazioni d’italiani, abbiamo dedicato un approfondimento in una vecchia puntata di questa rubrica – più precisamente per un disegno dedicato alla Salernitana – a cui mi sento senz’altro di rimandarvi (One Step Beyond #69).

Isernia FC: Anche l’Isernia è uno dei club più presenti su questa rubrica.

Del perché la serpa (com’è affettuosamente chiamata nel dialetto locale) sia il simbolo della squadra calcistica (nonché della città) abbiamo ampiamente visto in passato e più specificamente in One Step Beyond #65.

Prendendomi una “licenza artistica”, in questa nuova grafica dedicata al tifo per il club molisano ho optato per un cobra – rettile di per sé affascinante e graficamente più spendibile rispetto al serpente classico – che sovrasta i colori sociali e il semplice nome della città oltre a un piccolo tricolore a chiudere il “quadro”.

Hellas Verona: Grafica dedicata all’Hellas, principale e più blasonato club della città di Verona.

Centrale è la figura molto cartoonesca d’un mastino – uno dei simboli del capoluogo veneto – che sta dietro al proprio “striscione” nell’atto di ghermire l’osservatore.

Oltre alla sempiterna scala – universale icona della città di Giulietta e Romeo – anche il mastino è spesso rappresentato sul materiale calcistico e tifologico del sodalizio gialloblu.

In realtà, come si può ben notare sul famoso logo Anni ’80 voluto dal presidente Chiampan (vedi One Step Beyond #57) tornato in auge proprio di recente quale stemma ufficiale dell’Hellas Verona, i mastini dovrebbero essere due.

Secondo la tradizione sarebbero un omaggio a Mastino e Mastino II Della Scala che furono Signori della città e sotto la cui guida Verona passò da Comune a Signoria. La famiglia Della Scala (detta anche degli Scaligeri) principiò una dinastia tra le più importanti del Nord Italia – culminata con il condottiero Cangrande – e nel XIII Secolo rivaleggiò a lungo con l’altra importante casata italiana dei Visconti, Signori di Milano.

AC Milan: Grafica d’ispirazione retrò questa dedicata al Milan.

Centrale è la figura d’un diavolo a mezzobusto, sovrastante uno “striscione” recante la semplice nomenclatura del club priva di acronimi. Quasi da sempre il sodalizio rossonero è rappresentato dal diavolo, credo soprattutto per via dei colori che rimandano inesorabilmente a un immaginario “infernale”.

Un’altra leggenda fa risalire l’adozione di tale simbolo esoterico proprio a uno dei fondatori del club meneghino, il mitico Herbert Kilpin, che pare, in procinto di recarsi a Milano nell’intento di fondare una nuova squadra calcistica, avesse espresso l’intenzione di metter su un collettivo di “undici diavoli” (intesi come grinta e foga agonistica).

Resta da dire che al di là del reale significato di questo simbolo – con tutte le sfumature legate al mondo dell’occulto e alla religione capaci di influenzare il pensiero umano fin dalla notte dei tempi – il diavolo milanista ha sempre avuto un’accezione meramente simpatica e leggera, slegata da ogni aspetto negativo.

Su tale falsariga è impostato anche il mio disegno, con un diavolo dagli occhi azzurri e sorridente, munito del forcone “d’ordinanza”, che ha il solo intendo d’intimidire gli avversari a livello calcistico e non ha e non vuole avere altri significati se non quelli easy legati al mondo immaginifico e un po’ fanciullesco del football.

Grafica proposta in una doppia versione, con tricolore grande e piccolo, ove quest’ultimo ha la sola funzione d’associare il Milan all’Italia di cui resta uno dei club più rappresentativi e titolati a livello internazionale.

Chieti 1922: Del Chieti Calcio e della sua magnifica tifoseria abbiamo avuto modo di parlare approfonditamente in un vecchia puntata di One Step Beyond (#40).

Dispiace e non poco vedere questa splendida piazza calcistica, dal grande potenziale, relegata nei tornei regionali. Chieti merita ben altri palcoscenici, ma sono sicuro che negli anni a venire i coloro neroverdi torneranno a calcare i campi che gli spettano di diritto, com’è giusto che sia.

Venendo alla grafica in oggetto: ho voluto omaggiare lo stile ricercato e casual, da sempre nelle corde dei supporter teatini, e il risultato è un disegno che potrebbe essere tranquillamente un adesivo, un drappo o una piccola bandiera. Centrale è l’abusato e classico pallone retrò, contornato dall’altrettanto immancabile alloro cui ho dato un tocco d’originalità (e giuro di non averlo copiato da nessuno… è stata una mia trovata “estemporanea”): la simmetria dei due ramoscelli è invertita.

Questa medesima grafica è stata proposta anche nella puntata “celebrativa” di questa rubrica, la 75esima, in versione “cover”.

Luca “Baffo” Gigli.

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