Ultras Monza: Grafica dedicata al tifo per l’AC Monza, club storico del football nostrano, in quest’anno maledetto tornato in Serie B e che – grazie agli investimenti del suo patron di lusso, Silvio Berlusconi – punta dritto alla massima serie mai conquistata e sempre sfuggita già dai tempi del romantico stadio Sada (vedi One Step Beyond #41).

Centrale è l’immagine del celebre Lupin III. Partorito come manga alla fine degli Anni ’60 dalle geniali chine del compianto maestro nipponico Monkey Punch, il personaggio di Lupin è divenuto celebre in tutto il mondo – popolarissimo in Italia – soprattutto grazie alla trasposizione a cartoni animati che lo ha reso uno dei più iconici e amati da più d’una generazione.

Liberamente ispirato alla figura di Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo dei romanzi di Maurice Leblanc, di cui sarebbe il nipote, Lupin III incarnando alla perfezione l’ideale di ribellione e sfida alle autorità, è un’icona che viene naturale accostare al mondo delle Curve e al tifo organizzato.

In perenne lotta contro il commissario Zenigata che tenta invano d’acciuffarlo, il personaggio di Lupin – guascone, intelligente, furbo, ubriacone e donnaiolo incallito – con la sua contagiosa carica d’allegria è spesso rappresentato su striscioni, drappi e bandieroni delle nostre side dalla Serie A alle categorie regionali.

Ultras Cavese: Ennesimo tributo al tifo per la compagine campana ch’è una delle più gettonate su questa rubrica.

Centrale è la figura dell’Ultras, a livello grafico, di ultima generazione che viene spesso rappresentato come una sagoma talvolta senza volto, perlopiù celato dal cappuccio d’una felpa, negli anni diventata, nella realtà, autentico must per l’outfit delle Curve di casa nostra.

Un disegno e una felpa che sono reali e al contempo concettuali: nel cappuccio celante il volto è l’essenza più pura, oltranzista e idealista dell’essere Ultras. Un “anonimato” che sfida – negli stadi quanto nelle strade – la repressione d’uno Stato sempre più autoritario e poliziesco, e una celata identità che, rifuggendo dal singolo, non ha volto se non quello del “gruppo” operante come un’unica indivisibile falange.

Pride of Rome: Grafica dedicata alla Lazio e al suo tifo. Come detto per il disegno precedente, stesso discorso valido anche per il club capitolino, uno dei più presenti su questa rubrica, anche e soprattutto per la bellezza dei suoi colori e simboli.

Partendo dallo sfondo d’una “bandiera” d’ispirazione british, anche stavolta ho voluto creare un disegno che avesse per protagonista la celeberrima aquila stilizzata.

Concepita oltre 35 anni fa ma assolutamente attuale, fu disegnata da un grafico fiorentino, Cesare Benincasa, uno dei titolari della Marksport, azienda di marketing sportivo degli Anni ’80 che progettava loghi e stemmi per sodalizi calcistici e non solo.

Fu proprio l’allora presidente del club romano, Casoni, a contattare il grafico perché rimasto impressionato dalla sua inventiva e originalità. Si veniva dagli Anni ’70 in cui gli stemmi sociali dei club calcistici erano ancora pasticciati e “vecchi”, portandosi dietro il retaggio d’un football “antico” e per certi versi sorpassato.

Il nuovo logo della Lazio fu totalmente innovativo e rivoluzionario, uno sguardo verso il futuro, facendo invidia a tutti e dando il la a una miriade d’imitazioni; la riprova che fosse assolutamente all’avanguardia è data dal fatto che, ancor oggi, quel simbolo è utilizzato e non ha nulla da invidiare al pur bellissimo e originale logo più giovane (quello con l’aquila sullo scudo).

AS Roma Casuals: Per questa grafica dedicata al tifo per l’AS Roma è valido il medesimo discorso fatto per il disegno della Cavese poco più sopra: un “incappucciato” – qui reso in una variante più cartoonesca e meno reale – ch’è iconografico e rappresentativo di tutt’un modo d’intendere lo stadio e la sua cultura.

Il piccolo drappo che stringe tra le mani e idealmente difende a rischio della propria vita è una classica bandiera dell’Urbe Immortale che, nello specifico, ben si presta a rappresentare tanto la città quanto il club di riferimento.

Per quanto concerne l’origine e il profondo significato della Lupa Capitolina, vi rimando senz’altro a una precedente puntata di questa rubrica (One Stpe Beyond #66) in cui abbiamo trattato l’argomento in maniera esaustiva.

Licata Calcio 1931: La storia calcistica di Licata – fatta perlopiù di tornei regionali – ebbe un’impennata (…e che impennata!) tra la fine degli Anni ’70 e quella degli ’80, allorquando passò in poco tempo dalla Prima Categoria alla Serie B! Impossibile non ricordare la stagione 1984-85 che vide i gialloblu vincere il torneo di C2 con sulla panchina un giovane Zeman e a mezzo d’una squadra composta perlopiù da elementi pescati nel proprio vivaio e siciliani.

Il tecnico boemo guidò il sodalizio dall’’83 all’’86. Già allora, in fase embrionale, fece valere tutti i propri risaputi cliché: dal giuoco ultraoffensivo alla corsa defatigante post gara; dai giubbotti imbottiti di pesi per gli allenamenti ai gradoni delle tribune da far salire ai propri calciatori saltando a piè pari… già in quei suoi primi campionati alla guida tecnica d’un club, il buon Zeman si sarebbe distinto per quella che – passando in seguito da Foggia – sarebbe stata una carriera in ascesa proiettandolo nell’olimpo del Calcio italiano ove avrebbe spinto (forse eccessivamente) le proprie teorie fino all’autolesionismo.

Nell’’87-88 arrivò la conquista della Serie B che fece letteralmente esplodere d’entusiasmo l’intera città e lo stadio Liotta che venne ristrutturato per l’occasione. Indimenticabile di quel fortunato periodo il bomber nativo di Messina Francesco La Rosa che, a suon di goal, proiettò il Licata in cadetteria e, nel primo torneo, al relativo mantenimento. Proprio quell’anno si piazzò al secondo posto della classifica cannonieri subito dopo l’illustre corregionale, il più famoso Totò Schillaci.

Un biennio fantastico che destò scalpore tra tutti gli sportivi italiani. Un piccolo club espressione d’una città di modeste dimensioni (intorno ai 40.000 abitanti) rinverdì i fasti delle piccole provinciali che nel corso dei decenni hanno fatto grande la storia del nostro secondo più importante campionato nazionale.

Faceva simpatia a tutti il Licata in quegli anni, divenendo un po’ il simbolo della Sicilia (al netto delle rivalità storiche: Agrigento su tutte) e d’una terra costantemente alla ricerca d’una rivalsa sociale declinata attraverso lo sport.

Ricordo ch’ero ancora molto giovane in quegli anni e mio padre, da sempre grande calciofilo e perennemente infatuato dal campionato cadetto, seguiva con affetto la compagine gialloblu – e sì che non siamo siciliani e viviamo mille chilometri distanti dal suolo siculo – informandosi costantemente dei risultati e gioendo infine per la salvezza giunta al termine d’un girone di ritorno eccezionale che vide il Licata, dopo un inizio balbettante, chiudere al nono posto.

Come purtroppo quasi sempre accade: la bella favola finì e, dopo un altro anno di B, il club ch’aveva fatto innamorare tanti italiani retrocesse in Terza Serie e d’allora, tra ripetuti fallimenti, mancate iscrizioni e frequenti cambi di ragione sociale, non è più stato capace di tornare grande, sconquassato dai soliti dissesti finanziari ahimè comuni a mezzo Stivale, condannato a una triste spola tra Serie D e campionati regionali.

Per quanto rappresentato negli Anni ’80 e ’90: questa piazza, a mio avviso, merita ben altro.

A sostenere le aquile gialloblu è sempre stato, com’è nelle corde e nella tradizione delle tifoserie siciliane, un pubblico numeroso e caloroso. Anche la Curva, battagliera e colorata, ha sempre risposto presente mettendosi in mostra come una delle migliori dell’isola se rapportata alla grandezza della città e al bacino d’utenza. Straordinari per “clima” e atteggiamento i derby contro l’Akragas a botte di sferzanti quanto offensivi usa e getta dall’una e l’altra parte su cui giocare la supremazia calcistica provinciale.

Il disegno, immaginato come una sorta di bandiera, è molto colorato e vede al centro della scena un’aquila, universale simbolo della Licata calcistica, mutuata dallo stemma sociale a sua volta trasposizione sportiva di quello araldico comunale.

Sulmona Calcio: Della storia e tradizione calcistica nella bella città abruzzese abbiamo già ampiamente visto in una recente puntata di questa rubrica (One Step Beyond #70) in cui abbiamo anche analizzato la sua volitiva tifoseria e parlato dell’attuale Ovidiana.

Come elemento centrale di questa grafica ho scelto Andy Capp, una delle icone più care agli Ultras di tutte le latitudini. Il mitico personaggio uscito dalla matita del geniale Reg Smythe, incarna in sé – a livello visivo e concettuale – alcuni dei più abusati cliché della cultura da stadio: la smodata passione per il Calcio, l’uso e abuso di alcool, una certa indole “rissaiola” e il mito del pub. 

A mio avviso Sulmona è una piazza perfetta dove fare Calcio e rattrista vederla relegata in categorie regionali. Nella splendida città di Ovidio il giuoco del football è passione radicata e sono in molti a tenerla viva dimostrando di nutrire per lo sport più bello del mondo un amore che trasuda dedizione e tradizione.

Basta dare un’occhiata alla bellissima pagina Facebook dell’ASD Ovidiana per rendersene conto: foto di formazioni del passato e stralci di quotidiani d’epoca, immagini di calciatori e casacche storiche, il tutto unito alla produzione di ottimo e ricercato materiale volto alla preservazione d’una memoria identitaria collettiva ch’è patrimonio della città quanto d’ogni amante del Calcio che viva di e per il pallone di cuoio. 

Luca “Baffo” Gigli.

LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;
One Step Beyond #67: Nocera, Napoli, Genoa, Inter, Livorno, Torino;
One Step Beyond #68: Reggiana, Arezzo, Ascoli, Fiorentina, Roma, Lazio;
One Step Beyond #69: Salernitana, Cagliari, Frosinone, Verona, Catania;
One Step Beyond #70: Sulmona, Ancona, Palermo, Isernia, Napoli, Casertana;
One Step Beyond #71: Casarano, Isernia, Napoli, Potenza;
One Step Beyond #72: Torino, Francavilla, Isernia, Giulianova, Teramo, Cavese;