Noi tifosi ci muoviamo come fuochi fatui intorno al mondo del calcio, per questo non sono quasi mai i grandi traguardi a spingerci. Viviamo negli attimi, schiacciati da un calcio sempre meno momento sociale, sempre meno a misura d’uomo e sempre più evento commerciale. Che riduce tutti in clienti, poco più che larve nel grande quadro generale. Che schiaccia al pari della repressione e del castello di sovrastrutture che scoraggia e mortifica, così come mortifica l’intelligenza sentirsi dire che la passione popolare per questo sport venga meno per le esuberanze degli ultras o per la pirateria. Quando però la somma dei momenti avvicina a date fatidiche, a roboanti cifre tonde è sempre una grande soddisfazione. Un centenario per una delle nostre compagini è un traguardo da festeggiare e sottolineare con enfasi. Non cambia molto per noi che di calcio, e in particolar modo di tifo, scriviamo: quando il buon “Baffo” pubblicò il suo primo numero della rubrica correva il novembre 2015; sembrava qualcosa di così poco canonico rispetto ai nostri standard eppure da allora è diventata parte e prerogativa di “Sport People”; non ha solo cercato di rendere omaggio graficamente alle varie tifoserie, gruppi, squadre ma ne ha anche raccontato sapientemente le storie, le traversie e i riscatti. Siamo fuochi fatui noi tifosi, ma alimentati dalla passione illuminiamo come le torce delle nostre coreografie pirotecniche. E in un mondo come quello del calcio, dove questo sacro fuoco viene spesso meno, viene spesso e ingiustamente demonizzato in quanto non monetizzabile, non possiamo che augurarci che possa restare sempre accesso. Non possiamo che augurarci e augurare altre 100 di queste puntate. Vorrà dire che la passione continuerà ancora a lungo a rischiarare i nostri posticipi in notturna e con essa che “One Step Beyond” abbia ancora parecchio materiale, aneddoti e vite ultras da raccontare ed omaggiare.

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VeneziaMestre 1987: Nome delle due città senza lo “spazio” di separazione e una data: per ogni vero appassionato di tifo una sigla che non abbisogna di tante spiegazioni. Una fusione che causò accese polemiche e contrasti quella voluta dall’allora presidente Zamparini, che volle mettere assieme due realtà divise da un’aspra e atavica rivalità. Fece bene, fece male? Ognuno ha la propria opinione in merito, fatto sta che ragazzi delle due città, con grande maturità decisero di metter da parte egoismi e dissapori per sostenere, insieme, un unico vessillo e un unico nome: Unione VeneziaMestre 1987, divenendo al contempo una delle migliori Curve del panorama italiano e contribuendo a scrivere la storia del nostro movimento. Così come va detto che ci fu anche chi non sposò questa scelta, restando ideologicamente fedele al proprio sodalizio originario.

Purtroppo, com’è tristemente noto, i vertici societari del club veneto, che nel corso degli anni si sono avvicendati alla guida dei lagunari, non hanno avuto altrettanta maturità, facendosi sopraffare – come spesso accade nell’italico “pallone” – da avidità e pseudo teorie sulla “spendibilità” o meno di nomi e sigle. Ingiustamente e truffaldinamente il nome di Mestre è stato estromesso dalla ragione sociale del club; e della città che al 50% avrebbe il medesimo diritto della più nota Venezia è rimasto soltanto il colore, l’arancio.

Stoicamente i tifosi non si sono mai piegati a squallide logiche di marketing unicamente capaci di mortificare e calpestare identità e storia d’un territorio, continuando a sostenere l’Unione e facendo in modo che la propria squadra – a dispetto del palazzo e degl’ignoranti che nulla sanno – abbia un solo nome e una sola data, quella della fusione: VeneziaMestre 1987.

Ancora una volta, se mai ne servisse la riprova, i tanto bistrattati ultras – spesso trattati come bestie ed equiparati a delinquenti amorali – si dimostrano i veri depositari di storia, tradizione e spirito identitario d’ogni club.

Brigate Gialloblu Verona: Gruppo entrato nel mito del tifo italiano, le Brigate Gialloblu hanno rappresentato una delle più perfette sintesi del supporto da stadio scevro da convenzioni e autocastrazioni che spesso hanno limitato il mondo ultras tricolore. Spregiudicati, cattivi, politicamente scorretti, i veronesi hanno fatto, più di tutti, della Curva la propria casa in cui fare il proprio comodo senza lasciarsi piegare da logiche interne al movimento e seguendo sempre una propria strada, triandosi dietro critiche e odio.

Quando si sciolsero, all’inizio degli Anni ’90, in molti – soprattutto negli ambienti borghesi e benpensanti – credettero che quello sarebbe stato un evento esiziale per il tifo scaligero, con le Brigate accusate del reato d’associazione a delinquere. Proprio da quel momento la Curva Sud divenne l’epicentro d’un fenomeno ch’avrebbe radicalmente cambiato il pianeta tifo in Italia. Rinnovarsi, per restare in vita. Via gli striscioni e i tamburi, così pure le sigle tanto facilmente identificabili e punibili dalle questure; solo drappi, voce e battimani in stile britannico: era nato il cosiddetto tifo all’inglese, a oggi una delle più importanti rivoluzioni per le Curve di casa nostra dagli albori.

Lo “spirito brigatista” ha continuato a perdurare, non venendo mai meno, e le nuove generazioni che si sono succedute sui gradoni del Bentegodi, cresciute a pane e racconti delle “gesta” delle BG, hanno fatto propria la “lezione” che fu di quest’imprescindibile gruppo. Dai primi ’90 a oggi, la side gialloblu non ha praticamente conosciuto flessioni, mostrandosi sempre coesa, massiccia, granitica e pronta a tutto. Se Verona rappresenta una delle isole felici del tifo italiano: molto del merito va ascritto alle Brigate di cui tutti, amici, nemici e semplici appassionati, non possono che riconoscerne l’assoluta preminenza nella storia ultras del nostro Paese.

AC Milan Ultras: La Curva rossonera – una delle più importanti del panorama ultras italiano ed europeo, autentica antesignana e precorritrice dei tempi – sta conoscendo negli ultimi anni una vera e propria seconda giovinezza, confermandosi ai vertici del nostro football, ammirata e temuta da tutti.

Il cosiddetto stile total black – ultima moda sotto il frangente “estetico” – ha fatto presa in molte side di casa nostra e la Sud milanista può considerarsi come la massima esponente di questo nuovo trend, inviso a molti ed emulato da altri.

Al di là di stili e mode, ciò che risalta maggiormente dei ragazzi meneghini è la compattezza, la forza e l’apparire, in casa come in trasferta, un monoblocco impenetrabile. Un’attitudine fin troppo inquadrata, “militare” sotto un certo punto di vista, forse dissonante rispetto alla tradizione ultras tricolore che, per quanto organizzata, ha sempre avuto nell’eterogeneità una delle proprie chiavi di volta. Però la strada intrapresa dalla Curva Sud Milano è indubbiamente affascinante e sta scrivendo pagine bellissime del supporto per il Diavolo.

La grafica proposta vede il sempiterno Andy Capp – da decenni personaggio iconico e feticcio del mondo ultras – anch’egli adeguatosi, per l’occasione, al total black, senza tuttavia rinunciare all’immancabile e colorato berretto d’anglofona memoria.

Ultras Nocera: Spesso su questa rubrica s’è parlato della tifoseria nocerina per i suoi numeri e l’immenso e incondizionato amore per le casacche rossonere. Una Curva che non abbisogna di presentazioni e nel corso dei decenni, dai ’70 a oggi, pur tra alterne fortune non è mai venuta meno, dimostrando d’esser pronta a infiammarsi qualora l’occasione chiami. Una piazza, Nocera, ove il connubio Calcio-città è paradigmatico del calore delle tifoserie meridionali in cui il fenomeno football, a dispetto di numero d’abitanti e bacini d’utenza, è radicato nell’identità e nel costume popolare.

Da troppi anni il potenziale del club campano è mortificato in categorie oggettivamente troppo strette che stridono con blasone e tradizione d’un sodalizio storico del panorama provinciale italiano. Nocera merita ben altri palcoscenici e la sua presenza in Serie D se da un lato svilisce un intero popolo sportivo, dall’altro nobilita la categoria; cosa che avviene parimenti con la presenza in quarta serie d’altre “nobili” che, assieme alle rispettive tifoserie, poco hanno da spartire con le latitudini della piramide calcistica in cui si trovano, loro malgrado, invischiate.

Nella grafica proposta è centrale il molosso (universale simbolo della Nocera calcistica) con tanto di divisa sociale (che ricorda da vicino proprio una vecchia maglia dei rossoneri degli Anni ’80) e pallone a spicchi. Questo mastino – pedissequamente ripreso da una mascotte, Bobby, dell’Inghilterra del mundial di Spagna ’82 – l’ho visto riprodotto anche sul materiale veronese (non a caso: l’antica razza canina molosside è espressione anche del simbolismo della città scaligera). Nella mia versione l’ho umanizzato colorandolo di rosa, come fosse una persona, in luogo del più abusato grigio ch’avrebbe avuto, visivamente, una resa inferiore.

Palermo Fans: Grafica dedicata al tifo per il Palermo FC, club che dopo esser ripartito dalla Serie D qualche anno orsono è attualmente in cadetteria; ovvio che il proscenio naturale per i rosanero siciliani, forti d’un pubblico tra i più straordinari della Penisola, sarebbe la massima serie, categoria da cui mancano dalla stagione 2016-17.

Nel disegno, proposto nelle varianti only logo e flag, è un’aquila, universale simbolo di squadra e città. Mi piaceva molto questa eagle’s head cartoonesca e dal ghigno umano, con tanto di denti digrignanti, che m’è venuto naturale accostare al sodalizio siculo e che ho pensato d’integrare con ali prensili a mo’ di mani, reggenti una sorta di banner recante il nome del club incastonato nei colori sociali.

Tarquinia Calcio: Grafica in stile casual dedicata al tifo per il Tarquinia, club espressione della bella cittadina etrusca della Provincia di Viterbo che, insolitamente ma piacevolmente per questa rubrica, andiamo a conoscere da vicino grazie a una breve quanto interessante chiacchierata scambiata coi ragazzi del gruppo Tarquinia Calcio Football History che segue con indomita passione le sorti dei blugranata.

Parlateci brevemente del Tarquinia Calcio, quali i massimi traguardi raggiunti e come è messo nel frangente attuale.

Salve a voi di Sport People innanzi tutto. Il Tarquinia Calcio vide i primi raggi di luce nel lontano dicembre del 1929 dalla fusione tra Antoniana e La Regale, le due squadre calcistiche tarquiniesi presenti negli anni precedenti. Il punto più alto storicamente venne raggiunto solo nella stagione bellica attorno al 1945 quando la squadra, sconfiggendo l’Avia Ciampino, guadagnò sul campo l’accesso all’antica Serie C nazionale che non disputò mai per sospensiva dei campionati. Poi, nel dopoguerra, tanti tornei nella vecchia Prima Divisione e nelle moderne Promozione ed Eccellenza. Oggi, dopo due fallimenti (2003 e 2006) e nove anni senza Calcio, nell’estate del 2015 – grazie alla pressione di noi tifosi – sono stati ripresi nome, colori e stemma e ripartendo dal basso il Tarquinia è tornato in Promozione laziale.

In un cittadina di circa 15.000 abitanti e con un club che in epoca moderna non è mai andato oltre i tornei regionali: qual è il rapporto tra squadra e piazza? Prevale partecipazione o disinteresse?

Il rapporto tra squadra e tessuto sociale cittadino è stato sempre abbastanza distaccato. Per lunghi periodi c’è stato un dualismo in città con un’altra realtà calcistica chiamata Corneto Tarquinia nata nel 1985, senza storia e tradizione, squadra che i pochi tifosi organizzati come noi di vecchia data non hanno mai riconosciuto. Da quando è tornato il Tarquinia Calcio il piccolo stadio cittadino si riempie abbastanza.

Quando è nato il vostro gruppo?

Tarquinia Calcio Football History nasce il 10 marzo del 2013 come gruppo timone che ha spinto per riaccendere il motore della tradizione basata su tre punti cardine: nome, colori sociali e stemma storico ovale.

Prima dei TCFH esisteva qualcosa a livello di tifo organizzato?

Sì, gli albori del tifo organizzato a Tarquinia risalgono alla metà degli Anni ’90 quando per circa un decennio il gruppo Ultrà Tarquinia ha portato avanti con fatica un certo discorso. Ne facevamo parte anche noi che oggi ci identifichiamo come TCFH proprio per riallacciare i fili della storia calcistica del Tarquinia stesso e di quello che era il tifo ai tempi.

Tarquinia è in una regione che vanta un bel movimento ultras, oltre ovviamente a due delle tifoserie – AS Roma e SS Lazio – più importanti d’Italia e d’Europa. A livello estetico e di supporto, v’ispirate a qualche side in particolare?

La nostra regione d’appartenenza vede una nutrita presenza di tifoserie anche nelle serie minori ma non ci ispiriamo a nessuna side della massima serie, preferendo lo stile nostro, tutto rigorosamente tarquiniese.

Come gruppo, cosa amate maggiormente del tifo da stadio?

Ci piace seguire e tentare di riuscire a esser sempre presenti, cosa che in numero esiguo non è facile. Esserci alle nostre latitudini è già un grande successo.

Avete un buon rapporto con gli attuali vertici societari del club?

No, purtroppo. Per quanto riguarda noi TCFH fino a che la squadra era in Seconda o in Prima Categoria tutto andava alla grande, da quando si è tornati in Promozione, e con vari cambi ai vertici, il rapporto si è incrinato per differenza di vedute e assenza di dialogo costruttivo tra le parti.

Siete mai stati toccati dal fenomeno repressivo, in Italia volto a eliminare gli ultras per sostituirli con un pubblico ammaestrato?

Finora no, per fortuna! Nemmeno la stagione passata dove siamo stati affiancati da ragazzi più giovani di noi, i Legio Tarchuna.

Come vedete il futuro del movimento?

Il futuro del movimento è tutto da scrivere per i ragazzi più giovani di noi ai quali stiamo indicando la via da seguire, seppur con le difficoltà di comunicazione della nostra vecchia generazione con la loro più moderna ma purtroppo più carente di quei valori e capisaldi che hanno accompagnato noi per tanti anni.

Avete amicizie o gemellaggi?

Un gemellaggio bellissimo e fresco è nato tra noi e i ragazzi della Curva Buscagnatti di Orbetello (GR); si strizza l’occhio ai ragazzi di Nepi (VT). Negli Anni ’90 simpatie coi ragazzi di Sirignano (AV) e Spoleto (PG).

Rivalità?

Rivalità? Noi di TCFH come punto cardine principale e vista l’età alta dei componenti, abbiamo scelto una linea identitaria e romantica volta più alla valorizzazione della storia del Tarquinia Calcio (che vede già all’orizzonte il suo primo centenario) rispettando a prescindere tutte le tifoserie incrociate.
La storia poi, tramanda frizioni con l’altra realtà calcistica cittadina, la Corneto Tarquinia che ha tentato invano di riuscire a sostituire il nostro vero ed unico Tarquinia, poi campanilismo marcato contro la Maremmana della vicina Montalto di Castro e contro la Sorianese di Soriano al Cimino, entrambe le realtà sono comunque senza tifo organizzato.

Parlateci d’un episodio riguardante il vostro club o la tifoseria rimasto particolarmente nella memoria o nel cuore dei tifosi blugranata.

Su tutti il ritorno in Promozione dopo 21 anni d’assenza! Nella stagione 2021-22 post pandemica, il Tarquinia, vincendo il campionato di Prima Categoria, ci ha di fatto trascinati alla nostra seconda giovinezza!

Quali strumenti preferite per divulgare le vostre iniziative, le idee e le attività a sostegno del vostro Tarquinia? Le vecchie fanzine cartacee o i moderni social?

Poter avere massa critica e pensare di riuscire a realizzare una fanzine ciclostilata sarebbe un bersaglio romantico ma inarrivabile, quindi ci siamo concentrati nel portare avanti con impegno solo e soltanto il nostro blog su Facebook e basta.

A voi la conclusione…

Beh, potrà sembrare paradossale ma, memori di due dolorosi fallimenti, vorremmo che il nostro amato Tarquinia restasse a lungo nelle categorie inferiori per evitare di riviverci il dramma sportivo della cancellazione dovuto a gestioni discutibili che rincorrevano il “Calcio dei grandi” che affoga nel danaro e negli affari. A Tarquinia quel che non viene compreso ancora oggi è che il solo avere una manciata di ragazzi che sostengono – seppur con numeri esigui – è una questione perimetrale preziosa e da salvaguardare.

Luca “Baffo” Gigli

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LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;
One Step Beyond #67: Nocera, Napoli, Genoa, Inter, Livorno, Torino;
One Step Beyond #68: Reggiana, Arezzo, Ascoli, Fiorentina, Roma, Lazio;
One Step Beyond #69: Salernitana, Cagliari, Frosinone, Verona, Catania;
One Step Beyond #70: Sulmona, Ancona, Palermo, Isernia, Napoli, Casertana;
One Step Beyond #71: Casarano, Isernia, Napoli, Potenza;
One Step Beyond #72: Torino, Francavilla, Isernia, Giulianova, Teramo, Cavese;
One Step Beyond #73: Monza, Cavese, Lazio, Roma, Licata, Sulmona;
One Step Beyond #74: Roma, Manfredonia, Isernia, Lazio, Pescara, Benevento;
One Step Beyond #75: puntata speciale cover e immagini plasticate;
One Step Beyond #76: Napoli, Verona, Fiorentina, Sciacca, Cavese;
One Step Beyond #77: Lazio, Sciacca, Isernia, Verona, Milan, Chieti;
One Step Beyond #78: Roma, Isernia, Lazio, Triestina;
One Step Beyond #79: Udinese, Perugia, Lazio, Inter, Isernia;
One Step Beyond #80: Cavese, Catania, Roma, Terracina, Isernia, Lazio;
One Step Beyond #81: Manfredonia, Salernitana, Inter, Catanzaro, Lodigiani, Livorno;
One Step Beyond #82: Paganese, Alessandria, Sora, Sciacca, Verona;
One Step Beyond #83: Sampdoria, Empoli, Isernia, Catania, Fiorentina, Treviso;
One Step Beyond #84: Campobasso, Palermo, Napoli, Pescara, Matera, Giugliano;
One Step Beyond #85: Casarano, Roma, Lazio, Taranto, Savoia;
One Step Beyond #86: Roma, Trani, Perugia, VeneziaMestre, Isernia, Napoli;
One Step Beyond #87: Verona, Catania, Isernia, Livorno, Vicenza;
One Step Beyond #88: Palermo, Modena, Milan, Roma, Napoli, Isernia;
One Step Beyond #89: Fiorentina, Torino, Lazio, Roma, Cavese;
One Step Beyond #90: Manfredonia, Genoa, Angri, Salernitana, Verona, Frosinone;
One Step Beyond #91: Isernia, Napoli, Torres, Lazio, Matera;
One Step Beyond #92: Palermo, Varese, Inter, Avellino, Udinese, Bologna;
One Step Beyond #93: Sciacca, Napoli, Lazio, Nocerina, Matera, Catania;
One Step Beyond #94: Salernitana, Napoli, Livorno, Verona, Palermo, Bari;
One Step Beyond #95: Bari, Lazio, Ideale Bari, Latina, Casarano, Milan;
One Step Beyond #96: Roma, Matera, Messina, Napoli;
One Step Beyond #97: Lazio, Modena, Sulmona, Cavese, Isernia, Fiorentina;
One Step Beyond #98: Catanzaro, Juventus, Lazio, Pescara, Spezia;
One Step Beyond #99: Taranto, Savona, Manfredonia, Triestina, L’Aquila, Lodigiani;